Centro Culturale Stelutis CCS
Un metodo per l’archiviazione e l’elaborazione di dati relativi al canto popolare emiliano
Giorgio Vacchi, già negli anni ’70, aveva intrapreso l’attività di ricerca nel mondo del canto popolare dell’Emilia.
Fino a quando il numero di canti raccolti rimase al di sotto del centinaio, fu ancora possibile lo studio dei testi e delle melodie tramite ricerca e confronto mnemonici.
La raccolta dei ricordi dei nostri informatori procedeva e si allargava grazie alla collaborazione di amici di altri cori. Le cassette registrate si contavano a decine e i canti a centinaia: per uno studio comparativo restava solo la speranza che alla memoria cerebrale (che cominciava un po’ a distrarsi) se ne potesse affiancare una molto più capace come quella magnetica dei personal computer che si stavano affacciando.
Nei primi anni ’80, Giorgio Vacchi ebbe la prima idea di un modello di archiviazione dei testi dei canti e chiese ad un amico, che aveva appena ricevuto in dono un favoloso "Commodore 64", di provare a trasporla sul computer.
Questo progetto è stato realizzato anche con il contibuto di