Io parto per l'America
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Dal disco:
Canti della nostra terra
[ voci virili ]
Io parto per l'America
sul lungo bastimento
io partirò contento
per non vederti più.
L'anello che ti ho dato
si chiama di ritorno
presto verrà quel giorno
di gran consolazion.
E quando fui in America
sposai un'americana
addio bella italiana
non ci vedrem mai più.
Fra i numerosi canti legati al flusso migratorio che ebbe il suo apice alla fine del secolo scorso e che interessò in Emilia particolarmente la fascia appenninica a causa della sua poverissima economia, è questo uno dei più diffusi.
Mentre però altri canti come « Mamma mia dammi cento lire » o « Trenta giorni di nave a vapore » sono noti in tutte le regioni del centro-nord, la diffusione di « Io parto per l'America » pare prevalere nell'Appennino tosco-emiliano.
Il problema dell'emigrazione è senz'altro uno dei più angosciosi fra quelli vissuti in Italia dall'unità ad oggi, problema che ha toccato da vicino tutti, visto che circa trenta milioni d'italiani hanno dovuto, in questo periodo, lasciare la loro terra per trovare lavoro, ed almeno la metà di essi son dovuti rimanere all'estero definitivamente.
Difficile quindi trovare una famiglia che, in questo secolo, non sia stata coinvolta almeno una volta in questo dramma.
È quindi naturale che molti siano i canti ispirati da questo argomento, anche se visto sotto angoli diversi.
« Il tema dominante », scrivono Savona-Straniero, «è quello dell'addio, cui seguono le peripezie del viaggio e dell'impatto con la nuova realtà, e quindi la nostalgia delle persone e dei luoghi cari».
Un po' di tutto questo c'è nella versione che presentiamo e che è largamente diffusa nella nostra regione (in particolare nelle valli del nostro Appennino) e nel Veneto, anche se è nota al-trove.
Quanto alla melodia, essa è abbastanza simile, in molte versioni, a quella che presentiamo, specie per quanto concerne la prima parte del tema, mentre sovente nel prosieguo se ne discosta.
Bibliografia:
Savona-Straniero: Canti dell'emigrazione , Milano, Garzanti, 1976, pp. 47-56.
V. Paiola: Canti popolari vicentini , Vicenza, 1975, pp. 264-380-382.
Il nuovo canzoniere italiano dal 1962 al 1968, Milano, 1979, n. 6 e 7, p.27, II repertorio di Adelaide Bona.
Discografia: Coro « Stelutis » di Bologna - EMI Odeon - C 054-18089.
Giorgio Vacchi