Eran quattro piemontesi
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Dal disco:
Canti della nostra terra
[ voci virili ]
Eran quattro piemontesi
tutti e quattro disperati
mentre la luna la scavalca i monti
e noi siam pronti e noi siam pronti a cavalcar.
II primo assalto che abbiam fatto
abbiam preso una carrozza
e dentro c'era una signora
e dei denari e dei denari abbiam piglià.
Le abbiam preso mille lire
mille lir son più di cento
metà in oro e metà in argento
e all'osteria e all'osteria siamo andà.
Appena giunti all'osteria
è arrivato il brigadiere
e ci ha legato tutti e quattro assieme
e a Cremona e a Cremona ci ha portà.
Appena giunti a Cremona
là in mezzo al cremonese
erano quattro piemontesi
e tutti e quattro e tutti e quattro condannà.
Anche se, visto che si parla di piemontesi e di Cremona, è facile intuire l'area di maggior uso del canto, notevole è però la diffusione nell'Emilia, specie nella zona appenninica tra le province di Bologna e Reggio Emilia.
Abbastanza uniformi le lezioni note sia come testo che come linea melodica.
Bibliografia: G. VETTORI, Canti e poesie popolari , Newton Compton Ed., Roma, 1975, pag. 251.
S. PEDROTTI, Canti popolari trentini . Saturnia Ed., Trento, 1976, pag. 112.
Discografia: Coro « Stelutis » di Bologna - EMI Odeon - C 054-18089.
Giorgio Vacchi